L’agricoltura è un settore ancora in crescita

Nell’approfondimento de L’Eco di Bergamo Marco Conti analizza la situazione del settore agricolo e porta OP Isola Verde come esempio di azienda al passo con i tempi. Leggi l’articolo.

In un recente approfondimento sulle sorti del settore agricolo post lockdown, il giornalista Marco Conti analizza lo stato attuale, sottolineando come l’agricoltura è uscita dal 2020 con danni irrisori se paragonata ad altri comparti industriali.

Durante il periodo buio del Covid-19 in Bergamasca solo 37 imprese agricole hanno chiuso i battenti, ovvero lo 0,8% del totale, mentre negli ultimi 5 anni la forza lavoro del settore agricolo e dell’industria ad esso collegata è aumentata del 3,5%.

Perché questi dati così rassicuranti? Nel suo articolo Conti nota come gli investimenti statali nel settore siano stati di grande aiuto, ma sottolinea anche la forza della collaborazione e la voglia di un continuo miglioramento che caratterizza le aziende agricole.

A tal proposito ha intervistato la nostra CEO Giusy Pezzali.

Ecco cosa è emerso da quest’intervista:

“Tra le realtà bergamasche protagoniste nel settore della prima gamma, si sta facendo notare da anni a livello nazionale l’organizzazione di produttori (Op) Isola Verde di Telgate.

Costituita nel 2014 da undici soci dopo una lunga esperienza maturata sul campo a partire dagli anni ’90, oggi l’Op di soci ne conta diciannove, distribuiti tra la nostra provincia e quella di Salerno.

Ogni azienda o società agricola ha i propri campi da coltivare (si passa da 3-5 ettari, arrivando sino a 50 ettari) ed il proprio personale: ma tutti uniti da un modello organizzativo e un piano di lavoro che consente di ottenere la massima qualità dei prodotti tramite processi all’avanguardia e curati nei minimi particolari.

Ben 320 gli ettari di terreno coltivati complessivamente dall’Op specializzata nella produzione e commercializzazione di insalate baby leaves (sia integrata che biologica, quest’ultima in costante aumento), 225 dei quali lavorati in grandi serre (multi tunnel) che consentono ampi margini di manovra al loro interno e di utilizzare i macchinari più all’avanguardia del settore, in grado di garantire la massima precisione e sicurezza.

Oltre 120 gli ettari coltivati dalle sei realtà della Bergamasca (Orticoltura Sonzogni Giuliano, società agricola Naturvita, azienda agricola Pezzali Giuseppina, Orticoltura Merli e Sonzogni, società agricola Amicaterra e società agricola Santa Lucia), ai quali si aggiungono i 200 ettari nel Salernitano, per un totale di 11 mila tonnellate di produzione previste per quest’anno, tra rucola selvatica, lattughino verde e rosso, insalate orientali, baby leaves mix, valerianella, spinacino baby, red chard.

Investimenti continui in tecnologie all’avanguardia

I continui investimenti in nuove tecnologie (citiamo quali esempi, le serre hi-tech dotate di sistema automatico per l’ombreggio e di centrali e stazioni di registrazione per monitorare temperature e umidità, e i macchinari innovativi di massima precisione), sono stati possibili anche grazie alla capacità dell’Op bergamasca di intercettare i contributi di diversi bandi, soprattutto regionali (legati al Programma di sviluppo rurale) ma anche europei, per i quali è tassativo essere una Op, ovvero un contenitore di produttori in grado di presentare un piano operativo.

«I fondi pubblici sono fondamentali per chi opera nel settore primario – spiega Giuseppina Pezzali, per tutti Giusy, direzione vendite e fondatrice dell’Op Isola Verde -, perché i costi fissi sono molti, per essere competitivi sul mercato e dare qualità è necessario investire in nuovi prodotti, macchinari e servizi, e poi c’è il fattore meteo, che rappresenta sempre una grande incognita, con rischi annessi.

Bene quindi i bandi, meglio se affrontati con il supporto di esperti del settore, perché si devono superare dei passaggi tecnici impegnativi e dovendo conquistare punteggi molto elevati, i consigli di un esperto sono fondamentali.

L’Op di Telgate ha partecipato con successo anche ai bandi dell’Inail che hanno messo a disposizione delle società e aziende agricole circa 70 milioni di euro di incentivi a fondo perduto per l’acquisto di macchinari e attrezzature hi-tech.

Tutto ciò ha consentito a Isola Verde di migliorare l’efficienza produttiva, la qualità dei prodotti e la sicurezza sul posto di lavoro, con conseguente ottimo andamento dei conti economici e crescita costante dell’Op di Telgate.

I numeri parlano chiaro. Oltre al forte incremento degli ettari coltivati, oggi i dipendenti sono saliti a 160, il parco macchine (inteso quale insieme di tutti i mezzi necessari allo svolgimento dell’attività) è cresciuto dai 50 mezzi del 2015 agli attuali 90, e il fatturato è passato dai 16,8 milioni di euro del 2015 ai 26,8 milioni del 2019, con un balzo del 60% in cinque anni.

Non sappiamo se ancora oggi il contadino porti scarpe grosse, ma di sicuro, almeno all’Isola Verde, continua ad avere il cervello fino.

Antiche tradizioni da valorizzare, ma rivolgendo nel contempo uno sguardo al futuro, investendo in nuove idee e innovazioni di prodotti e servizi.

La gestione della produzione ad esempio è centralizzata – continua Pezzali -, per condividere i metodi di coltivazione tra le nostre aziende agricole e garantire ai nostri clienti un unico standard produttivo».

Curare le fasi di produzione è un’arma vincente

La sinergia tra le aziende produttrici e un processo condiviso di controllo e analisi permettono di garantire la fornitura di insalatine baby leaves durante tutto l’anno. 

Ogni passaggio del ciclo di produzione è curato e controllato nei minimi dettagli, iniziando dall’analisi del terreno; poi l’attenta selezione delle sementi; il monitoraggio continuo della crescita del prodotto, della qualità della materia prima, evitando diserbi chimici e utilizzando solo scerbatura manuale in campo.

Fondamentale anche il monitoraggio delle temperature e dell’umidità, grazie anche ad un sistema automatizzato per l’ombreggio.

E poi la raccolta immediata nei tempi giusti e i diversi controlli per preservare e assicurare la qualità del prodotto, che avvengono tramite l’utilizzo di selezionatrici ottiche e metal detector e un continuo piano di efficaci controlli analitici.

Infine, ma non meno importanti, le fasi del confezionamento e della spedizione.


«Raccogliamo le insalate in imballi dedicati per distinguere le produzioni biologiche (casse gialle) da quelle integrate (casse blu) – spiega Giusy Pezzali -.

Su richiesta, possiamo occuparci del confezionamento di insalate baby leaves prima gamma non lavate, sia in busta che in vassoio sigillato con film per alimenti secondo la tecnica flow pack.

Utilizziamo film biodegradabile (rif mais) e vaschetta R-PET. Il confezionamento può essere effettuato con film neutri o film personalizzati, e le confezioni vengono fornite in cartoni, colli e minicolli.

Quasi tutte le nostre baby leaves non vengono stressate da processi di lavaggio e asciugatura, di conseguenza hanno un ciclo di vita più lungo. L’unica insalata che viene pre-lavata nei nostri stabilimenti è la valerianella, che è sottoposta ad un processo di lavaggio e asciugatura secondo il metodo dewatering».


L’eccellenza del lavoro ha consentito alla Op di Telate di ottenere una dozzina di certificazioni, le più importante del settore, anche a livello europeo.

Le ultime mosse di Isola Verde sono state l’ampliamento di un capannone per la gestione dei due sistemi di lavorazione, con una particolare attenzione alla produzione bio (che coinvolge diverse aziende), in continua crescita nella domanda da parte dei consumatori.

I macchinari più all’avanguardia del settore

Le grandi serre (multi tunnel) dell’Op Isola Verde consentono di utilizzare i macchinari più all’avanguardia del settore, in grado di garantire la massima precisione dei tagli e sicurezza per gli addetti.

Ogni passaggio del ciclo di produzione è curato e controllato nei minimi dettagli, iniziando dall’analisi del terreno e dalla selezione delle sementi, con il monitoraggio continuo della crescita del prodotto, delle temperature e dell’umidità, grazie anche ad un sistema automatizzato per l’ombreggio.

Raccolta immediata nei tempi giusti e diversi controlli per preservare e assicurare la qualità del prodotto, con l’utilizzo di selezionatrici ottiche e metal detector.

Con l’accurato confezionamento il prodotto è pronto per la spedizione.” 

Fonte: L’Eco di Bergamo

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