I benefici della rucola selvatica

I benefici della rucola non sono una novità del nostro secolo, anche se il suo consumo si è diffuso solo di recente. Già gli antichi romani la ritenevano un’insalatina capace di proteggere lo stomaco e aiutare la diuresi, ma credevano anche che fosse un forte afrodisiaco, tanto da renderla sacra al Dio Pirapo, il simbolo dell’istinto sessuale e della fecondità maschile.

Lo sapevi che: Nel poemetto Moretum Virgilio dedicò alla rucola uno dei suoi versi, definendola un alimento capace di risvegliare i dormienti: “et veneris revocans eruca morantuem”.

Queste proprietà legate alla sfera sessuale sono state la fortuna e la disgrazia della rucola, che negli anni della Controriforma del XVI secolo venne bandita dalle tavole per poi tornarci nel XX secolo grazie a studi scientifici che ne hanno dimostrato le proprietà benefiche, non solo in camera da letto. 

La rucola contiene 30 kcal per 100 grammi, ma ha una composizione molecolare eccezionale perché è ricca di fibre, calcio, ferro, potassio, fosforo, vitamine del gruppo C e del gruppo B, nonché una serie di altri microelementi indispensabili per il nostro benessere.

La loro combinazione fa sì che la rucola riesca ad avere un’azione battericida e antiinfiammatoria, soprattutto a livello intestinale, ma anche effetti antiossidanti e anti-age, per questo all’estero viene usata come componente di prodotti cosmetici contro l’invecchiamento della pelle e contro le dermatiti. 

Oltre a contenere elementi salutari, la rucola è spesso consumata cruda, e questo la rende un alimento perfetto per uno snack o un pasto fuori casa. Può essere usata in insalata nei baby leaf Mix, come contorno in un piatto unico – mai assaggiato il tipico bresaola, rucola e grana? –  ma anche abbinata a ricotta o trasformata in un pesto per la pasta. Insomma, la rucola non è solo benefica, ma anche buona: una baby leaf che non può di certo mancare sulla tua tavola.